14 Luglio 2009: informazione e blog in silenzio contro il ddl intercettazioni

>> martedì 14 luglio 2009





Aderisco anch'io all'iniziativa "Sciopero dei blogger - Contro il bavaglio del DDL Alfano" promosso da Diritto alla rete http://dirittoallarete.ning.com

Informazione libera, rete libera d'informare!!

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Dalla splendida Tropea... sole, mare e libri!!!

>> domenica 5 luglio 2009



Mi trovo in uno dei posti più belli della Calabria! Un luogo dove il mare si sposa con la terra e con il cielo... un luogo magico fatto di storia, natura, arte, relax, gastronomia...
Sono a Tropea in occasione della terza edizione del
Premio Letterario Città di Tropea
Stasera terza e ultima serata si conoscerà l'autore vincitore tra i tre finalisti: Carmine Abate con Gli anni veloci, Mario Desiati con Il paese delle spose infelici, e Paolo Di Stefano con Nel cuore che ti cerca.

Naturalmente oltre alla bellissima esperienza, alla magnifica e suggestiva atmosfera regalata dalla piazzetta Galluppi, dove si sono svolte le prime 2 serate, porterò a casa qualche prodotto tipico locale come la cipolla dolce rossa di Tropea e qualche salsa piccantina con le quali preparare qualche piatto calabrese
.



Nell'attesa di sapere IL nome vi regalo qualche scatto: il mare, la spiaggia bianca, il mare cristallino, l'isolotto e i tre autori finalisti sul palco (da sinistra Carmine Abate, Mario Desiati, Paolo Di Stefano, i giornalisti della Rai Calabria Annarosa Macrì e Pasqualino Pandullo organizzatore e conduttore della manifestazione).


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Appena tornata... quasi quasi piango come nella pubblicità!!

>> sabato 6 giugno 2009




Pensavo fosse un'esagerazione della pubblicità, che terminare una crociera non fosse poi così traumatico... e invece dopo 3 giorni dal termine della mia crociera la mattina immagino ancora di svegliarmi in cabina con le onde del mare a cullarmi, dopo 3 giorni non riesco ancora a riabituarmi ai ritmi quotidiani soliti.

E' stata un'esperienza unica... Grecia, Malta, Tunisia le tappe (nella foto la "mia" nave, la nuovissima Costa Luminosa al porto di Katakolon in Grecia)

Ringrazio tutti coloro che sono passati di qui in questi giorni e vi rimando a prestissimo per condividere con voi ricordi, foto, e impressioni di viaggio.

Ciao ciao!!

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Tanti auguri a me e torta al cioccolato per voi!!

>> martedì 19 maggio 2009



25 anni! Oh caspiterina!! Sono diventata grande!!
Ma 25 anni son pochi o son tanti? Dipende dai punti di vista... Non amo fare bilanci o riflessioni particolarmente "pesanti" in questo giorno.
Amo soltanto ricordare quando alle mie feste di compleanno c'erano tutte le persone care, una in particolare, che terrò legata a me per sempre e al ricordo che ho del compleanno 2008. Eh si, perché proprio nel giorno del mio compleanno dell'anno scorso, ormai d un mese era andata via una persona che mi ha accompagnata passo passo, giorno dopo giorno... Inutile dirvi che i miei 24 anni sono stati tristissimi.
Quest'anno invece tante cose sono cambiate, i momenti difficili sono passati anche se i ricordi sono sempre lì a fare capolino.

A proposito... Ma anche voi siete di quelle che al compleanno la torta se la preparano da sola? Beh io si! Ogni anno mi ripeto la stessa cosa, di comprarla in pasticceria per evitarmi la faticaccia... ma poi mi metto lì di santa pazienza e studio quale torta preparare. Ogni anno si cambia!




Alle fragole, alla frutta, al limone, semifreddi, tiramisù alle fragole... Il periodo primaverile mi ha sempre offerto la possibilità di usare frutta e gusti freschi a volontà. E poi ogni torta un ricordo particolare legato a una persona o a un preciso momento.
Le torte che più ricordo? Quelle dei compleanni da bambina, che mi preparava mia mamma. Pan di Spagna altissimi con la crema al cacao all'interno, proprio come questa.



Naturalmente la torta dei 25 anni è ancora in lavorazione. Ieri pomeriggio ho preparato la base e in mattinata mi dedicherò alla farcitura e all'assemblaggio. Il tutto top secret per tutti; nessuno sa di cosa si tratta... speriamo riesca quello che ho in mente. Eh si! LA torta non è ancora pronta; la fetta che vi sto offrendo l'ho preparata un po' di tempo fa ed oggi la tiro fuori dal cilindro come per le grandi occasioni per fare bella mostra di sé..
E infatti sono stata abbastanza soddisfatta del risultato finale, sia estetico che "mangereccio".




È un semplice Pan di Spagna farcito con crema pasticcera al cacao e ricoperto di glassa di cioccolato fondente e granella di nocciole.La bagna è costituita da semplice latte (il dolce dovevano mangiarlo anche dei bambini) ma penso che del liquore sarebbe meglio, magari del Cointreau che si lega perfettamente con il cioccolato fondente.

Vi riporto di seguito la ricetta, dandovi appuntamento al più presto con la torta dei miei 25 anni. Spero di non postarla quando di anni ne avrò 26 (^_^)



TORTA AL CIOCCOLATO FONDENTE E GRANELLA DI NOCCIOLE

PAN DI SPAGNA

Ingredienti
8 uova (a temperatura ambiente da almeno 2-3 ore)
8 cucchiai d'acqua calda ma non bollente
320 gr. di zucchero semolato
320 gr. di farina 00 (oppure 200 gr. di farina 00 e 120 gr. di fecola di patate)
scorza di 1 limone non trattato grattata
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Procedimento

Aprire le uova e separare i tuorli dagli albumi. Montare gli albumi a neve fermissima con un pizzico di sale. Montare con le fruste elettriche i tuorli con l'acqua, la scorza di limone grattata e lo zucchero per almeno 15-20 minuti, finché l'impasto non è triplicato di volume e "scrive". Setacciare la farina con il lievito ed un pizzico di sale. Aggiungere, delicatamente e amalgamando dal basso verso l'alto con un cucchiaio o spatola di legno, un cucchiaio di farina alternandolo ad un cucchiaio di albumi montati a neve e amalgamare. Continuare ad aggiungere farina ed albumi, 1-2 cucchiai alla volta, alternando i due ingredienti senza girare mai in senso orario o antiorario, ma solo dal basso verso l'alto. Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata. Infornare a 170-180 gradi per circa 45 minuti. Fare la prova stecchino e non aprire mai lo sportello del forno almeno per i primi 30-35 minuti. Per capire se il Pan di Spagna è cotto osservare i bordi del dolce: se sono staccati dalla tortiera è pronto.


CREMA PASTICCERA AL CACAO

Ingredienti
5 uova intere
150 gr. di zucchero semolato
70 gr. di farina 00 setacciata
30 gr. di cacao amaro
buccia grattata di 2 limoni non trattati
1 litro di latte tiepido

Procedimento

Sbattere le uova con lo zucchero e la buccia di limone per 5 minuti. Versare la farina poco alla volta e mescolare con una frusta a mano per non creare grumi. Aggiungere il latte. Cuocere a bagnomaria o a fuoco bassissimo finché la crema avrà raggiunto la consistenza desiderata. Quando è ancora bollente aggiungere il cacao amaro setacciato e sbattere energicamente fino a completo incorporamento nella crema.



GLASSA AL CIOCCOLATO

Ingredienti
300 gr. di cioccolato fondente da copertura
15 cucchiai d'acqua
3-4 cucchiai di zucchero a velo

Procedimento
Mettere il cioccolato a fondere a bagnomaria; quando è completamente fuso aggiungere l'acqua e lo zucchero a velo e girare energicamente con le fruste a mano finché si raggiunge una consistenza morbida e liscia.



ASSEMBLAGGIO DEL DOLCE

Tagliare il Pan di Spagna in 3 dischi. Bagnare il primo disco con del latte, farcire con metà della crema; sovrapporre il secondo disco, inzupparlo e coprire con la restante crema al cioccolato. Sovrapporre il terzo disco e bagnare anche la superficie (io pratico dei piccoli buchetti con uno stuzzicadenti per facilitare l'assorbimento del liquido).
A questo punto fare la colata di glassa al cioccolato sulla torta, livellarla e decorare i bordi
con la granella di nocciole. Fare riposare in frigo 8-10 ore prima di servire.






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Crostata con crema al limone

>> domenica 10 maggio 2009


Fresca e delicata, ideale a fine pasto o con il té pomeridiano, questa crostata con crema al limone è stata veramente una fantastica scoperta!!
Ero alla ricerca proprio di una nuova versione di crostata al limone e girovagando come al solito tra i food blog ho trovato la ricetta qui sul blog Lo spazio di Staximo e senza esitazioni l'ho provata.

Buonissima! Dopo un paio di giorni, meglio se fresca di frigo, è ancora più buona.
L'ho rifatta ieri per il pranzo di oggi, naturalmente dedicandola a mia mamma.
Vi copio-incollo la ricetta così come la riporta Staximo, inserendo in corsivo delle mie piccolissime aggiunte.



Torta con Crema al Limone

Per la base:
300 g farina (ho dovuto aggiungerne un altro po', le uova erano abbastanza grandi)
150 g zucchero
2 uova
90 g burro freddo
buccia di 1 limone grattata
1/2 bustina di lievito

Per la crema:
250 ml acqua
50 g succo di limone
50 g burro freddo
50 g fecola
180 g zucchero
2 uova
buccia di limone
5 cucchiai di limoncello




Impastare rapidamente tutti gli ingredienti della pasta, formare una palla e mettere a riposare in frigorifero giusto il tempo necessario per fare la crema.
In un tegamino porre l'acqua, il burro, lo zucchero e la fecola.
Mescolando con una frusta fare cuocere a fuoco moderato la crema, non appena inizia a rapprendersi aggiungere il succo di limone. Quando la crema raggiunge una consistenza "collosa" togliere il tegame dal fuoco.
Aggiungere la buccia di limone grattugiata e, una per volta, le due uova mescolando bene e in modo energico per evitare che l'uovo, a contatto con la crema calda, si trasformi in una frittata.
Portare il forno ala temperatura con cui abitualmente si fanno cuocere le torte (150-170°C).
Stendere la pasta tra due fogli di carta forno fino ad ottenere una sfoglia di 3 o 4 millimetri. Rivestire con la pasta il fondo e i bordi di una tortiera grande (28-30 cm) togliendo le eccedenze di pasta.
Stendere la crema nel guscio di sfoglia e con le eccedenze di pasta fare la classica griglia oppure ritagliare delle formine e disporle sullo strato di crema.
Cuocere per 35-40 minuti. Servire a temperatura ambiente.

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Ma chi vi ha autorizzato?

>> mercoledì 6 maggio 2009

Buongiorno!
Trovo 2 minuti per dedicarmi al blog... negli ultimi giorni il lavoro, lo studio non mi danno tregua. Scusate se sto trascurando i vostri blog ma sappiate che appena posso visito i vostri post anche se non scrivo commenti.

Ieri sera ho visto girare sui vostri blog la notizia di qualche furbetto/a che ha deciso che un copia/incolla del lavoro altrui sul proprio sito è molto meno faticoso e più veloce che dedicare del tempo a scrivere il post (così come si dice solitamente) mettendo la farina del proprio sacco. Mi riferisco a questo sito http://ricettario.orainonda.com/ che sembra essere un vero e proprio aggregatore abusivo di blog. Sembra che non mi abbiano clonato ma molti dei vostri blog si.

E siccome anch'io, come molti, mi indigno a vedere il nostro lavoro usato senza autorizzazione esplicita... ho controllato, come già altre volte, il mio blog su Copyscape.
E ti scopro quest'altro sito http://www.restaurantonclick.it/ che pubblica, come se fosse un aggregatore notizie derivanti dai nostri blog e invita anche a proporre il proprio spazio virtuale per essere citati e far parte in una pseudo-classifica dei blog più votati.
Guardate qui, qui, qui e qui.
Ok ci sono i link di rimando ai singoli siti compresa una blogroll vera e propria... MA il problema è che io non ho mai né dato l'autorizzazione, né richiesto l'inserimento nelle loro pagine.
Anche in questo caso come in altri di esplicito plagio, non trovo giusto creare un sito ad hoc senza chiedere nessuna autorizzazione ai diretti interessati. Sapete per caso che attendibilità abbia questo sito? Se siete anche voi stati citati (ma credo di si perché la loro lista è lunghissima), vi hanno contattato in precedenza?

Cari miei "signori" non sarebbe stato più corretto chiedere l'autorizzazione prima d'inserire il mio blog tra i vostri blog aggregati? Sarebbe bastata una semplice email o un commento.

Proverò ad inviare loro un'email chiedendo spiegazioni, sperando di chiarire.

Beh... ritorno allo studio sperando di ritornare a dedicarmi al blog al più presto.
Cari saluti a tutti!!!

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Torta all'inglese e 17.000 visite

>> mercoledì 22 aprile 2009



Vi avevo già parlato qui di questa base molto versatile per torte, ciambelloni e plum cake. In questa versione, con l'uva sultanina (e a chi piacciono i canditi) è molto vicina alla ricetta originale del plum cake all'inglese del ricettario che accompagnava, 25 anni or sono, il frullatore Moulinex di mia mamma. A onor di cronaca sia il ricettario che il frullatore svolgono ancora il loro compito perfettamente.
L'unica mia aggiunta nel caso in cui adoperi lo stampo rotondo da torta o quello da ciambella, anziché quello a cassetta è, oltre al raddoppio delle dosi, l'aggiunta di mezzo bicchiere di latte.




Ingredienti:
4 uova intere
250 gr. di zucchero
200 gr. di burro a temperatura ambiente
450 gr. di farina 00
1/2 bicchiere (di carta) di latte
150 gr. di uva passa
150 gr. di frutta candita (io non l'ho usata perché non amo i canditi)
qualche cucchiaio di rum o brandy
buccia e succo di 1 limone
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale


Procedimento:
Tagliare il burro ammorbidito a tocchetti e montarlo a crema con lo zucchero. Aggiungere le uova, la buccia ed il succo del limone, il latte, il liquore, il pizzico di sale, la farina setacciata con il lievito e per ultima l’uvetta lasciata macerare per 1-2 ore nel liquore. (Infarinare l’uvetta prima di aggiungerla)
Imburrare e infarinare, quindi, uno stampo rotondo da 28 cm. Versare l'impasto, livellarlo con una spatola e infornare a 180° C, per circa 40-45 minuti.
Appena la torta sarà fredda, spolverarla di zucchero a velo.

NB: Per ottenere un risultato leggermente più "vaporoso" montare gli albumi a neve




Colgo l'occasione per offrirvi un pezzo di questa buonissima torta per "festeggiare" con voi le 17.000 visite a questo mio angolino virtuale. Il contatore, infatti, ha raggiunto quota 17.000 grazie a voi che ogni giorno vi affacciate a condividere ciò che succede nella mia cucina e non solo. Grazie 1000 a tutti!Forse vi starete chiedendo perché festeggiare proprio 17.000 e non 15.000, 20.000... beh il 17 è un po' il mio numero portafortuna... non sto a spiegarvi il perché... Chi mi conosceva già sul forum cucina di Alfemminile.com sa che il mio nickname era (ed è) Roro1711 volutamente. Quindi per me ha molto più significato il 17 che non altri numeri.

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Il Blog Candy di Betty



Buongiorno a tutti!
Stamattina sono particolarmente contenta, nonostante qui piova e la temperatura sia fredda! (Ma quando arriva la primavera?? Non ne posso più dell'acqua, del freddo, delle nuvole! L'inverno è durato abbastanza quest'anno.)
Dicevo... la giornata è iniziata particolamente bene perché su Facebook (ammetto d'esserne anch'io dipendente, mea culpa) ho ritrovato una persona davvero speciale che spero al più presto di rivedere. Cara la mia "velina" mora quando pensi che potremmo andare a prendere un caffè insieme? ^_^

Inoltre, mi fa piacere partecipare al mio primo Blog Candy.
Infatti, Betty (non conoscete Betty?? Filate a visitare il suo sito) per festeggiare le 10.000 (e oltre) visite al suo blog La casa di Betty, ha deciso di organizzare un Blog Candy mettendo in palio un bel pacco goloso per ben 2 persone.
Per conoscere le modalità di partecipazione cliccate sul bannerino e si aprirà il suo post con tutte le spiegazioni.

Buona giornata a tutti!
Ritorno a "lavorare" (se così si può definire quello che faccio: beneficenza! Ma questa è un'altra storia che magari un giorno vi racconterò) con la musica di Elisa in sottofondo! Finalmente oggi consegnerò un lavoro molto importante: ho appena finito di "editare" un futuro libro e presto l'autore darà (speriamo di si) o no la sua approvazione alle mie modifiche. Al solo pensiero mi sale già l'ansia... speriamo bene!

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Penne salsiccia e panna al profumo di noce moscata

>> martedì 21 aprile 2009




Questo piatto di pasta non è niente di particolarmente ricercato... ma dal sapore intenso e ricco lo adoro! La noce moscata dà quel tocco in più che fa la differenza.
E poi è, insieme alla carbonara, una delle ricette “forti” di mio padre. Quindi come non inserire nel mio blog anche un suo contributo?

Ingredienti per 4 persone:
400 g. di penne (oppure altra pasta corta... le eliche sarebbero il formato ideale)
200 g. di salsiccia fresca sbriciolata
una confezione di panna da cucina
una noce di burro
una spolverata di noce moscata
una spolverata di pepe nero
sale
parmigiano grattugiato (facoltativo)

Sbriciolare la salsiccia, rosolarla in una padella ampia con il burro, insaporendo con della noce moscata e del pepe nero. Aggiungere la panna, lasciare insaporire il tutto per 1-2 minuti e togliere dal fuoco.
Intanto lessare la pasta in acqua salata, scolarla e saltarla nel condimento di panna e salsiccia. Spolverare (a piacere) di parmigiano grattugiato e servire.

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Orecchiette con le cime di rapa

>> giovedì 16 aprile 2009




Premessa numero 1: questa ricetta è tipicamente invernale lo so ma era in stand-by da un po’ di tempo... la pubblico prima che le temperature arrivino a 40° all’ombra e un piatto del genere risulterebbe decisamente “pesantuccio”...
Premessa numero 2: mentre a casa mia ne sono tutti grandi estimatori, soprattutto nella versione tipica calabrese con la salsiccia fresca, io non amo molto le cime di rapa, anzi... potrei tranquillamente affermare che non mi piacciono per niente. Ma con le orecchiette sono l’unico modo in cui riesco a mangiarle e anche volentieri.
Premessa numero 3: le orecchiette con le cime di rapa fanno parte della tradizione regionale pugliese, in particolar modo barese e, anche se finora ho inserito nella sezione Ricette della tradizione solo piatti calabresi, le classifico come pietanza tradizionale a tutti gli effetti della tradizione culinaria meridionale ed italiana in generale.
Premessa numero 4: come sempre per i piatti salati non indicherò porzioni e quantità precise, che dipendono sempre dai gusti personali (se preferite la predominanza del sapore delle acciughe o delle rape), da quanto avete appetito. Allo stesso modo, il procedimento da seguire può variare: lessare le cime di rapa e metterle da parte e successivamente lessare nella loro acqua le orecchiette oppure lessare contemporaneamente le cime di rapa e le orecchiette. Penso non ci sia grande differenza tra l’uno e l’altro modo di procedere.
Premessa numero 5: le premesse sono terminate... vi riporto ora come ho preparato queste squisite orecchiette con le cime di rapa.



Ingredienti:
orecchiette fresche o secche
cime di rapa
qualche filetto d’acciughe (alici) sott'olio
2 spicchi d’aglio
olio extravergine d'oliva
sale q.b.

Mondare e lavare accuratamente le cime di rapa. Scottarle, quindi, per circa 4-5 minuti in abbondante acqua salata e, quando quest'ultima avrà ripreso il bollore, aggiungere le orecchiette.
Intanto in una padella abbastanza grande soffriggere nell’olio extravergine d’oliva i due spicchi d’aglio schiacciati e i filetti d’acciuga.
Quando le orecchiette saranno cotte scolarle insieme alle cime di rapa, e saltarle nella padella con il condimento avendo prima l’accortezza di togliere i 2 spicchi d’aglio.
Lasciare insaporire e servire.

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Cuculi cu l'uavu

>> sabato 11 aprile 2009


I cuculi cu l'uavu sono dei dolci pasquali tipici calabresi.
In base alla zona geografica prendono nomi diversi: cuculi, cuzzupe, cuddrura.
Qui da me, in provincia di Cosenza, si chiamano cuculi oppure, così come li chiama mia nonna, ninnariaddri perché nella forma ricordano un neonato tanto che si praticano dei taglietti alle estremità inferiori a voler riprodurre i piedini.
L'uovo simboleggia sia significati cristiani che pagani: rinascita, risurrezione dalla morte e fertilità, fecondità.
Il mio "rito" d'ogni mattina di Pasqua è inzuppare un pezzo di cuculo nel latte; vi assicuro sulla bontà!!

Vi riporto qui la ricetta della mia famiglia.




Ingredienti:
5 uova intere + quelle necessarie da incastrare
250 gr. di zucchero semolato
250 ml. di latte
250 gr. di burro fuso (oppure, meglio, se strutto sempre fuso)
scorza grattugiata di 2 limoni
2 bustine di lievito per dolci
farina q.b.


In una terrina aprire le uova, aggiungere lo zucchero, il latte, il burro fuso e raffreddato, la scorza di limone, lievito, farina quanto basta ad avere una pasta dalla consistenza simile alla frolla (deve essere lavorabile ma non troppo morbida). Io ne ho usata poco meno di 1 Kg. perché le uova erano abbastanza grandi.
Dare la forma ai cuculi e infornare a 180° C finché non saranno ben dorati.

Francesca di Dolci e non solo ha proposto le foto dell'intero procedimento; date uno sguardo qui.


Ai cuculi si può anche dare questa forma, a "corona", sempre intrecciata, incastrando 2-3 uova.


Nonostante abbiamo tutti nel cuore e negli occhi la tragica giornata di lutto trascorsa ieri... domani sarà Pasqua... la Pasqua della Resurrezione, forte simbolo della rinascita.
TANTI AUGURI A TUTTI... DI CUORE!!

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La mia pastiera


Che Pasqua sarebbe senza pastiera?? Condivido quindi la mia versione di questo buonissimo dolce. Sinceramente non conosco la ricetta della pastiera napoletana doc. Questa è la ricetta che seguiamo nella mia famiglia da un po' di anni: era riportata sul barattolo del grano cotto.



Ingredienti per 4 pastiere medie:

Per la pasta frolla:
1 Kg. di farina 00
6 uova intere
400 gr. di zucchero
400 gr. di burro
1 bustina di lievito

Per il ripieno:
1 barattolo di grano cotto
100 gr. di latte
30 gr. di burro
scorza di 1 limone grattugiata

700 gr. di ricotta freschissima
600 gr. di zucchero semolato
5 uova intere + 2 tuorli
2 fialette di aroma vaniglia (oppure 2 bustine di vanillina)
2 fialette di aroma fiori d’arancio
1 pizzico di cannella
cedro candito a pezzetti

Preparare la pasta frolla e metterla da parte al fresco.
Versare in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata del limone e lasciare cuocere per 10 minuti mescolando spesso finché diventi crema.
Setacciare la ricotta, e aggiungere lo zucchero, le uova intere + i tuorli, l’aroma vaniglia, l’aroma di fiori d'arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo).
Lavorare il tutto fino a rendere l'impasto molto sottile. Aggiungere la buccia grattata di un limone e i canditi tagliati a dadi. Amalgamare il tutto con il grano.
Prendere la pasta frolla e stenderla con il mattarello e rivestire le teglie precedentemente imburrate e infarinate.
Versare il composto di ricotta nella teglia, livellarlo, ripiegare verso l'interno i bordi della pasta e decorare con strisce formando la grata.
Infornare a 180° C per un'ora circa finché la pastiera non avrà un colore dorato in superficie.

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Lacrime... solo lacrime...

>> venerdì 10 aprile 2009

Oggi è il giorno del lutto... dolore, lacrime, vite spezzate...
Oggi, venerdì della Passione di Cristo, è il giorno del silenzio...

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La mia candela per le vittime del terremoto in Abruzzo

>> lunedì 6 aprile 2009

Dopo tanti giorni di assenza dal mio blog sarei voluta tornare con un post dai toni gioiosi e decisamente diversi.
E invece no...
Oggi è un giorno triste, di lutto, per tutte le vittime del terremoto in Abruzzo, in special modo per i bambini che non ce l'hanno fatta.

Il mio pensiero, mentre guardo in TV le terribili immagini della distruzione, vanno a tutte le vittime, agli sfollati, ai feriti e a chi, purtroppo, è ancora sotto le macerie. Che il Signore li aiuti a uscirne vivi.

Questa candela vuole essere solo un piccolo simbolo di vicinanza spirituale

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Copiano anche da me: ecco le cose che mi fanno veramente indignare!!!

>> venerdì 6 marzo 2009

Eh si! Hanno copiato anche da me!!
Ho seguito in questi giorni i vari tentativi di plagio subiti da molti amici blogger. Soltanto leggendo sui vostri blog, vi giuro, mi sono indignata.

Dopo aver letto questo post di Annamaria ho aperto i tre siti da lei segnalati e su RicettarioCucina a questa pagina ho trovato una bella sorpresa.
Vi ricordate i Biscotti al miele d'arancio di qualche tempo fa? La MIA foto dei biscotti è stata copiata/incollata sul loro sito.

Ho segnalato l'accaduto ed espresso la mia volontà che venisse immediatamente eliminata, scrivendo un commento sul post stesso (peccato che ci fosse la moderazione dei commenti e naturalmente non l'hano pubblicato) e.... udite udite, dopo nemmeno mezz'ora, proprio mentre scrivo questo post (ore 0.08 del 6 marzo 2009)...come potrete notare aprendo il link, la foto dei biscotti è scomparsa! Ora fa bella mostra di sé una brocca colma di latte. E anche la ricetta è stata sostituita.
Magie del web???
Io direi piuttosto magie di una coscienza sporca!
NON si utilizza il materiale altrui, che siano foto, testo o quant'altro senza il permesso esplicito dell'autore, e soprattutto senza citare la fonte.

Per fortuna il "webmaster" in discussione ha tolto la foto in brevissimo tempo ma l'indignazione resta!
Io, per natura, sono gelosa, possessiva delle cose che m'appartengono. Le foto, le ricette, tutto ciò che compare su queste pagine del mio blog lo sento come qualcosa di MIO...miei scatti effettuati in un particolare momento nella MIA cucina; MIE parole scritte con l'intento di esprimere una MIO pensiero o semplicemente MIA conoscenza culinaria con voi.
Vedere, delle MIE...passatemi il termine..."creazioni" su un altro sito, mi provoca indignazione e sdegno.



Ma sapete qual è la cosa che più mi fa rimanere basita...ci sono anche altre foto palesemente copiate, ma senza nessun segno distintivo che faccia risalire all'autore dello scatto; le mie invece le hanno pubblicate così com'erano, cioè con la mia firma Rorò in basso a sinistra.
Ma dico io! Ci siete o ci fate??


Vi segnalo, inoltre, questo post di Stella di sale in cui potrete lasciare commenti con segnalazioni di episodi del genere

AGGIORNAMENTO: GRAZIE a tutte per avere espresso la vostra opinione e per il sostegno dimostratomi. Il sostegno, s'intende, non lo state dando solo a me ma a tutti/e coloro i/le quali hanno subito i plagi. Mi fa molto piacere sapere che dopo tutto non lottiamo contro mulini a vento e qualcosa, per evitare lo sfruttamento indebito del nostro lavoro, si possa fare.

Grazie ancora!

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Chiacchiere al forno

>> martedì 24 febbraio 2009

E prima che il Carnevale finisca eccomi qui a postare la mia ricettina: le chiacchiere al forno. Si...al forno!
Dovete sapere che, benché ami mangiare il fritto, non amo prepararlo e non amo riempire la cucina (se va bene, altrimenti tutta la casa) dell'odore forte di frittura.

Ed è per questo motivo che quest'anno ho decido di provare le chiacchiere al forno.
La ricetta l'ho presa qui dal blog di Dolci e non solo. Sono buonissime!!
Certo, fritte sono un'altra cosa; ma queste al forno rappresentano una validissima alternativa.

Vi riporto alla lettera la ricetta della nostra cara Francesca e, tra parentesi, le mie modifiche...non avevo abbastanza farina per cui ho dovuto diminuire un po' le quantità.

CHIACCHIERE AL FORNO

500 g. di farina 00 (400 g. di farina 00); 100 g. di zucchero semolato (100 g. di zucchero semolato); 50 g. di burro morbido (40 g. di burro a tocchetti ammorbidito); 4 uova piccole (2 uova grandi); 4 cucchiai di marsala (3 cucchiai di vermouth); la buccia grattata di un limone; 2 vanillina (non l'ho usata); 1 bustina di lievito per dolci (3/4 di bustina); zucchero a velo

Ho impastato tutti gli ingredienti; steso la pasta con la macchinetta per la sfoglia ad uno spessore medio. Ho cotto in forno a 180 gradi per 8-10 minuti coprendo le chiacchiere con carta forno. Una volta fredde le ho spolverate di zucchero a velo.

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Penne con Polpette di carne al sugo

>> mercoledì 18 febbraio 2009




Ci sono delle cose nella vita che hanno il potere di rassicurare, calmare, confortare, consolare. Rievocano situazioni familiari, atmosfere di casa e visi amati, il tepore di un caminetto nelle giornate piovose o la gioiosa convivialità intorno alla tavola della domenica a pranzo.
Le polpette di carne rientrano a pieno in questa descrizione.

Che le si mangi a casa propria o in casa d'altri, in ristorante o in agriturismo, servite con il sugo e il pane abbrustolito o in un antipasto con salumi e verdure sott'olio...le polpette sono sempre le
polpette e rimane immutata la "sacralità" racchiusa in queste saporite palline.

Ogni famiglia ha la sua ricetta, l'ingrediente segreto che le rende uniche e inimitabili. La particolarità di questa che vi propongo, della quale devo ringraziare la mia nonna, è il mix di macinato di maiale e salsiccia fresca sbriciolata.

A dire il vero la mia nonna a volte usa anche un altro salame tipico della Presila cosentina, la Nnuglia o Nduglia preparata con le carni di scarto della salsiccia e della soppressata e insaccata nelle interiora più larghe del maiale (da non confondere con la N'duja originaria di Spilinga, nel vibonese). La Nnuglia è una tipologia di salame che si conserva, dopo una brevissima stagionatura, dopo averla bollita; mia mamma la congela ancora fresca e la cuoce solo al momento di consumarla. In ogni caso non si stagiona mai come si fa invece con la salsiccia o la soppressata. Nei prossimi giorni vi parlerò di questo salame che molti, i più schizzinosi, descrivono di terza categoria ma che al contrario è molto saporito.

Nelle famiglie come la mia, nelle quali si prepara ancora la salsiccia e gli altri insaccati (una egregia dimostrazione l'abbiamo vista sul blog Dolci e non solo) i mesi di gennaio e febbraio sono il periodo ideale per gustare questo prodotto ancora fresco o poco stagionato.

E - detto tra noi - la salsiccia è proprio una di quelle pietanze che, come le polpette, mi fanno sentire il profumo, il sapore di casa mia e delle mie origini.

Ma passiamo alla ricetta. Come al solito per i piatti salati, raramente peso e misuro gli ingredienti. Vi indicherò quindi delle quantità approssimative. Siete sicuramente più bravi/e di me a regolarvi secondo il vostro occhio e i vostri gusti.

Ingredienti:

Per le polpette:

300 g. di macinato di maiale ( o se preferite vitello)

300 g. di salsiccia fresca sbriciolata

2 uova intere

2 fette di pane raffermo e spugnato in acqua

3-4 cucchiai di parmiggiano grattugiato (o pecorino crotonese)

1 spicchio d'aglio tritato finissimo

sale e pepe q.b.

Per il sugo di pomodoro:

polpa di pomodoro

1/2 bicchiere di vino rosso

cipolla

sale e pepe q.b.

olio extra vergine d'oliva

Impastare tutti gli ingredienti e formare le polpette. In una pentola soffriggere la cipolla nell'olio d'oliva finchè è ben dorata; aggiungere le polpette e farle rosolare appena (non friggerle ma soltanto rosolarle; rimarranno morbide e succose all'interno). Bagnarle con il vino e quando questo è evaporato aggiungere la polpa di pomodoro; salare e pepare a piacere e cuocere le polpette a fuoco bassissimo per almeno 1 ora e mezza.

Servirle con delle penne lessate oppure a parte come secondo.

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Risotto agli spinaci

>> sabato 14 febbraio 2009


E dopo tanta acqua, tanti disagi, tante frane, anche qui da me, copiosa, silenziosa, abbondante ieri notte è scesa la neve. La prima neve dopo più di un anno.
Le montagne della Sila e tutte quelle intorno sono imbiancate offrendo un paesaggio da pieno inverno. Appena posso pubblicherò qualche foto.

E ieri a pranzo per riscaldarmi e coccolarmi ho preparato questo risotto con spinaci, tanto saporito quanto semplice; per mantecare ho usato qualche cubetto di Caciocavallo Silano, ma va benissimo qualsiasi formaggio a pasta filata. Se avessi preferito una versione più light avrei sicuramente usato solo mezzo cucchiaio di parmigiano grattugiato.

Ingredienti per 4 persone:
400-450 g. di riso
5 cubetti di spinaci surgelati
100 g. di Caciocavallo Silano
qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato
mezza cipolla
brodo vegetale
olio d'oliva
sale

In una padella dai bordi alti soffriggere nell'olio la cipolla tritata; aggiungere i cubetti di spinaci ancora surgelati e bagnare con mezzo bicchiere d'acqua. Salare e coprire con il coperchio aspettando che gli spinaci si scongelino e si disfino completamente. Versare quindi il riso, lasciarlo tostare e portare a cottura bagnando con il brodo vegetale; salare alla fine.
A cottura ultimata, fuori dal fuoco, aggiungere qualche cucchiaio di formaggio grattugiato e i cubetti di caciocavallo silano. Mantecare affinché il caciocavallo si sciolga e servire caldissimo.

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La Compagnia del Cavatappi...è arrivato!!

>> venerdì 6 febbraio 2009

E' arrivato!! Il pacco con i prodotti della Compagnia del Cavatappi è arrivato!!
Tutto bello imballato e incellophanato.
All'interno leccornie e prelibatezze per un valore di 45 euro grazie all'iniziativa La Compagnia dei Blogger:

linguine, bucatini, tagliatelle e pappardelle per un totale di 5 Kg di pasta
2 confezioni di tarallini pugliesi (al peperoncino e gusto mediterraneo)
1 vasetto di miele d'arancio
1 vasetto di marmellata di mandarini
1 vasetto di crema toscana alle nocciole
1 confezione di ottime mandorle ricoperte di cioccolato fondente extra


Complimenti al signor Putignano per la cura nel confezionare i prodotti uno a uno e prepararli alla spedizione. E naturalmente GRAZIE per questa ottima selezione di prodotti!

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