Crostata mosaico all'albicocca

>> giovedì 28 agosto 2008


Aprendo alcuni blog stamattina ho notato come il rientro dalle vacanze e l'avvicinarsi della fine dell'estate, coincide con un sentimento generale di malinconia, tristezza, quasi depressione.
Saranno i ricordi delle belle giornate trascorse nella spensieratezza delle ferie, sarà il lavoro che reclama la ripresa dei soliti ritmi impegnativi, sarà l'ansia per gli esami universitari a non dare tranquillità.
Pensavo d'essere l'unica a soffrire il cambio di stagione. Il solo pensiero dei temporali, del freddo, del vento mi fa venire l'angoscia. L'unico lato romantico che riesco a carpire dalla stagione invernale è il fuoco acceso nel camino ed una buona tazza di tè da sorseggiare con un dolcetto o sfogliando un libro...ma questa è un'altra storia che vi racconterò tra qualche mese.
A dir la verità qui splende il sole, le temperature sono ancora elevate, le spiagge non troppo affollate come nella settimana di Ferragosto, il mare ancora cristallino e caldo; nulla lascia presagire la fine di questo paradiso.
Ma tanti pensieri, tante vicissitudini personali hanno contribuito a rendere questi ultimi giorni d'agosto tristi e ad accentuare quello che sarebbe un normale sentimento di leggera tristezza.
Il prossimo autunno potrebbe essere decisivo per le sorti lavorative e di vita della persona più importante della mia vita, e che immancabilmente mi vedranno coinvolta. Cosa ci riserveranno le settimane che verranno? Fare le valigie e lasciare la Nostra Terra, come hanno fatto in tanti, o rimanere? Ho sempre pensato che la scelta più difficile non consista nel cercare lavoro altrove ed andarsene via. La vera sfida, il vero coraggio è rimanere qui, dove siamo nati; cercare di migliorare questa regione. Ed è anche per questa mia convinzione che ho studiato nell'Università della mia città, mi sono laureata con una tesi che parla del lavoro in Calabria e della disoccupazione giovanile. Ma ora mi chiedo, vale la pena mettere in gioco il mio futuro, anzi il nostro futuro, compromettere i nostri progetti di vita insieme se questa AMATA Terra non ci offre quello che speravamo? Potremo mai costruire questo futuro sulle basi instabili della precarietà?
Poi c'è la stessa università e la specialistica che non mi convince più, tanto che sto pensando di chiedere il passaggio di corso ad una nuova specialistica che aprirà ad ottobre. Ma si sa che le "nuove creature", soprattutto in ambito accademico, hanno bisogno d'essere rodate prima d'entrare in pieno funzionamento. E se nel mio corso ci sono problemi dopo 8 anni accademici, figuriamoci cosa potrebbe accadere in un nuovo corso di studi del quale, anche dopo l'uscita del bando per l'ammissione e ad appena un mese o poco più dall'inizio delle lezioni, non si conosce nemmeno il piano di studi.
Insomma, determinati periodi dell'anno sono per me momenti di riflessione e di bilanci e quello di questi giorni non è per nulla positivo.
Rigirando la questione dal lato mangereccio, ora mi ci vorrebbe il "Meme della Consolazione", per tirare fuori qualche ricettina di un piatto consolatorio. Ma a dir la verità solo i dolci hanno su di me questo effetto.
Proprio qualche giorno addietro, nell'intenzione di preparare una crostata all'albicocca, girando e rigirando nell'agenda che contiene le ricette di mia mamma, ho trovato la pasta frolla che preparavo fino all'anno scorso. Capita che una ricetta la utilizzi per un po' di tempo, la sperimenti, la modifichi, la faccia mia secondo i miei gusti e che poi la abbandoni dedicandomi ad un'altra. Leggo: 250 gr. di farina 00, 125 gr. di burro, 125 gr. di zucchero, 1 uovo. Ma queste dosi mi sono familiari! Scorro velocemente le pagine del ricettario alla ricerca della frolla postata da Paoletta. Leggo: 500 gr. di farina, 250 gr. di burro ec ecc. Ma le proporzioni sono le stesse! E aspetta...aspetta...anche il procedimento è lo stesso, o meglio, in qualsiasi ricetta di frolla ho sempre seguito quest'ordine di lavorazione. Chiedo a mia mamma chi le avesse dato quella ricetta e lei mi spiega che furono le suore dell'istituto magistrale che ha frequentato da ragazza ad averle insegnato tante preparazioni e questa frolla era tra queste. Aspita! Ho sempre preparato le crostate ed i biscotti con questa frolla "famosa" ed io nemmeno lo sapevo? Bene bene! Meglio tardi che mai! ^_^
Vi riporto le dosi e gli ingredienti che ho utilizzato io; per il procedimento (ho seguito fedelmente quello di Paoletta...e della ricetta delle suore!) vi rimando al link sopra, dal blog Anice & Cannella.

Inutile dirvi che questa frolla è la più buona che abbia mai provato; è perfetta. Non c'è il minimo dubbio di sbagliarsi nella lavorazione: appena l'impasto è amalgamato non attacca più alle dita (a dir la verità non attacca poi così tanto nemmeno all'inizio) e si compatta una meraviglia. Il sapore poi...si scioglie in bocca come un cioccolatino.

CROSTATA MOSAICO ALL'ALBICOCCA


Ingredienti

500 gr. di farina 00

250 gr. di burro a tocchetti

200 gr. di zucchero semolato

2 uova intere

1/2 bustina di lievito per dolci

buccia grattata di 1 limone non trattato (preso direttamente dalla pianta del mio giardino)

1 cucchiaio di Martini bianco (si dice che tolga il sapore di uova)

1 pizzico di sale

confettura all'albicocca (mescolata con 2-3 cucchiai di confettura di prugne)

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Il Bloggatore

>> sabato 23 agosto 2008

Stamattina aprendo la mia casella di posta ho trovato una piacevolissima sorpresa!
L'e-mail dello Staff della community Il Bloggatore-Cucina, che m'avvisava dell'inserimento del mio blog tra gli iscritti al sito aggregatore.
Per sapere cos'è, che funzioni ha ed altre informazioni su Il Bloggatore aprite questa pagina.
Qui, invece, trovate la lista completa dei food blogger con i rispettivi link.
Ringrazio la redazione Il Bloggatore. Mi fa molto piacere partecipare e dare un contributo a questa utile iniziativa.
Vi auguro un felice fine settimana!

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Torta al limone

>> venerdì 22 agosto 2008



Tittabilo l'ha archiviata sotto il nome di Torta al limone super buona.
Adoro qualsiasi preparazione che contenga succo o buccia di limone e non perdo mai occasione per utilizzare i frutti appena raccolti, freschi e genuini della nostra pianta in giardino. I limoni sono belli, succosi, polposi, dolci al punto giusto, dal profumo e sapore inconfondibili. La pianta ha i frutti attaccati ai rami tutto l'anno: tanti bei soli dorati in estate, addobbi come su un albero di Natale in inverno.
Era da diverso tempo che questa ricetta era nel file delle prelibatezze in attesa d'essere sperimentate. E così, dopo un'esplicita richiesta di un "dolce al limone" ho deciso di fidarmi per l'ennesima volta di Silvia (i suoi dolci sono una garanzia di riuscita e bontà) e realizzare questo dolce tanto semplice quanto delicato e ricercato.

La base è soffice quasi quanto un Pan di Spagna, la crema all'interno è fresca e delicata al palato. Come suggerito dall'autrice, dopo una cena a base di pesce, ma anche (vista la stagione) dopo una grigliata di carne è l'ideale.

Io ho seguito pressappoco le dosi di Tittabilo (per la sua ricetta aprite il link sopra), raddoppiando però gli ingredienti. Ho apportato solo delle piccole modifiche (per la base ho sbattuto gli albumi a neve per dare maggiore volume e diminuito un po' lo zucchero; per la crema ho usato 3 uova intere anzichè 2 uova e 2 tuorli).


TORTA AL LIMONE SUPER BUONA DI TITTABILO


INGREDIENTI

Per la torta
8 uova
400 gr. di zucchero
440 gr. di farina 00
100 gr. di fecola di patate
2 limoni non trattati
2 bicchieri di olio di semi (ho misurato nel bicchiere di carta usa e getta)
1 bustina e mezza di lievito per dolci
Per la crema
3 uova
400 gr. di zucchero
70 gr. di fecola di patate
600 gr. d'acqua
2 limoni (succo e buccia grattata)
Per lo sciroppo
acqua
buccia di limone
1-2 cucchiai di zucchero



PROCEDIMENTO

Torta
Aprire le uova e dividere i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero, con le fruste alla massima velocità, finchè si ottiene un composto bianco e spumoso (almeno 10 minuti). Setacciare insieme la farina, la fecola ed il lievito. Montare a neve gli albumi. Aggiungere poi l'olio, la farina, la fecola ed il lievito setacciati, il succo e la buccia del limone ed infine gli albumi montati a neve.
Imburrare ed infarinare una tortiera di 30 cm. di diametro, versarvi l'impasto ed infornare, in forno preriscaldato a 180° per circa 45-50 minuti.
Crema
Sbattere le uova con lo zucchero, la fecola, l'acqua, il succo e la buccia grattata dei limoni. Cuocere a bagnomaria (o con il fuoco bassissimo) finchè si addensa. Fare raffreddare.
Sciroppo
Portare a bollore in una pentola dell'acqua con la buccia di limone tagliata. Aggiungere lo zucchero e mescolare finchè si scioglie completamente. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare coprendo con un coperchio.
Assemblaggio
A questo punto tagliare la torta in due dischi. Bagnarla con lo sciroppo; distribuire sul disco inferiore la crema e coprire con l'altra metà. Bagnare ancora con dello sciroppo; riporre la torta in frigorifero fino al momento di servire.

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Premio Oscar

>> giovedì 21 agosto 2008

Ho ricevuto da Streghina in cucina il PREMIO OSCAR.
Grazie infinite Streghina per avermi pensata.

Questo riconoscimento premia tutti gli spazi web che si sono distinti per i loro contenuti grafici e creativita'.
Il presente premio è un'idea esclusiva del Graficamania forum (http://graficamania.forumfree.net/) che ne detiene ogni diritto.
Questo premio verrà assegnato periodicamente a 5 spazi web che lo Staff riterrà meritevoli.
Non occorre nessuna iscrizione, il premio è una spontanea dimostrazione di apprezzamento!

I vincitori del premio dovranno seguire un breve regolamento:



1. Esporre il premio.
2. Linkare lo/gli spazi web che vi hanno premiato e il forum Graficamania (http://graficamania.forumfree.net/)
3. Premiare a vostra volta almeno 5 spazi virtuali (siano essi blog, forum o siti) specificando le motivazioni per cui ritenete meritino il premio.
4. Inserire il regolamento del premio.

Considerando che questo premio è in giro da un po' di tempo, sono tante le persone che l'hanno già ricevuto; tra l'altro (scusatemi per questo) non ho molto tempo di farmi un giro per verificare a chi non è stato ancora assegnato.


Quindi, siccome in questi casi il self-service aiuta (della serie "Servitevi da soli!"...per rimanere in tema culinario), ho pensato di dare il mio Premio Oscar a chi non l'ha ancora ricevuto e passerà di qui nei prossimi giorni.


Beh, ora torno a studiare. Gli esami di settembre m'aspettano, ma con questo caldo...le temperature qui sono nuovamente aumentate...è una vera tortura!
A presto!

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Tris di dolcezze

>> domenica 17 agosto 2008




La scorsa settimana, in occasione del 25esimo anniversario di matrimonio dei miei genitori, seppur nella morsa del caldo, ho preparato qualche dolcetto. E nonostante mi ripropongo sempre di fare e provare qualcosa di nuovo, magari di sfizioso e particolare, immancabilmente i miei ospiti esprimono le loro richieste e sono costretta, con infinito piacere per l'apprezzamento verso determinate ricette, a proporre quelli che sono diventati a pieno titolo i miei "cavalli di battaglia".

In effetti nella mia famiglia io sono considerata la "pasticcera" della situazione, non certo perchè sia brava da avvicinarmi all'arte della pasticceria, bensì le altre donne di famiglia non hanno per nulla pazienza nella preparazione di dolci (per fortuna se la cavano egregiamente nel salato), e gli ometti sono golosi di quelle 4-5 torte o crostate che mi richiedono in ogni occasione.

Insieme al Tiramisù (classico ed alle fragole), alla Torta al cioccolato ed al Pan di Spagna farcito con crema al limone, il Tris di dolcezze che vi propongo fa parte ormai delle ricette che conosco a memoria. Niente di speciale, lo so. Tutti dolci casalinghi e facilissimi da realizzare; ma cosa posso farci se i miei parenti sono monotematici?

Ma passiamo alle rispettive ricette

CROSTATA AGLI AMARETTI E MARMELLATA DI PRUGNE




Non è la solita crostata di marmellata con le "listarelle" ma è fatta con amaretti bagnati nel rum e lamelle di mandorle. La simil-pasta frolla è molto molto morbida e tra l'altro si presta benissimo anche come base per la torta di frutta.


INGREDIENTI

500 gr di farina

150 gr di burro

100 gr di zucchero

5 uova (3 tuorli e 2 interi)

buccia di 1 limone grattata

1 bustina di lievito per dolci

marmellata di prugne (quantità a piacere)

1 confezione di amaretti

rum

lamelle di mandorle spellate (che non ho usato)

PROCEDIMENTO

Preparare la pasta frolla nel modo classico. (Risulterà molto morbida.) Lasciarla riposare in frigorifero per circa 1 ora. Stenderla tutta nella tortiera senza lasciarne da parte poichè non ne servirà. (Di solito uso una tortiera bassa bassa di circa 30 cm di diametro ma bisogna tenere presente che più è alta la tortiera più la crostata tende a lievitare in altezza. Quindi, in base all'effetto che si vuole ottenere, simile ad una crostata o ad una torta, si sceglierà lo stampo.)

Stendere la marmellata di prugne sulla frolla. (Siccome la marmellata di prugne è molto acida, e può non accostarsi ai gusti di tutti, aggiungo 1-2 cucchiai di marmellata di albicocche).

Bagnare gli amaretti interi nel rum diluito con un po' d'acqua (in questo caso le proporzioni tra acqua e rum sono soggettive) e sistemarli sulla crostata. Più gli amaretti saranno inzuppati, più si ammorbidiranno in cottura.

Posizionare infine le infine le scaglie di mandorle e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 45-50 minuti.



CIAMBELLONE AL LIMONE


Il ciambellone è una variante del Ciambellone di Alessandra601, una forumina di Alfemminile, che ho preparato più volte in più versioni (mele e cannella, cacao e farina di cocco, limone). La versione originale di Alessandra601 prevede l'uso di 3 uova, ma siccome per me i ciambelloni devono essere di dimensioni gigantesche (altrimenti che ciambell-ONE è?), ho modificato la ricetta aumentando gli ingredienti e proporzionandoli a 4 uova.

Questo dolce, che naturalmente vi consiglio per la prima colazione, lascia stupiti per la morbidezza e fragranza, che mantiene anche dopo una settimana (ve lo posso assicurare, purchè lo si chiuda per bene, anche tagliato a fette, in un contenitore ermetico), per il profumo e sapore intenso di limone, per la scioglievolezza in bocca.

INGREDIENTI (misurare nel bicchiere di plastica usa e getta)

4 uova

2 bicchieri di farina 00

2 bicchieri di fecola

2 bicchieri e mezzo di zucchero

1 bicchiere di latte

1 bicchiere e 1/3 di olio di semi (oppure olio d'oliva non troppo forte)

buccia di 2 limoni grattata

succo di 1 limone

1 pizzico di sale

1 bustina di lievito per dolci



PROCEDIMENTO

Sbattere le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e bianco.Aggiungere l'olio, il latte, la scorza di limone, la farina e la fecola setacciate con il lievito, il sale e per ultimo il succo di limone.Versare in uno stampo da ciambella da 28 cm di diametro ed infornare a 180° per circa 45 minuti.



BOCCONOTTI CALABRESI



I bocconotti, almeno da me, si fanno riempiendoli essenzialmente con marmellata (la ricetta d'una volta prevedeva mostarda, cioè marmellata d'uva), Nutella, oppure un impasto di mandorle tritate e uova. La ricetta d'una volta prevedeva anche olio oppure strutto, sostituiti oggi con il burro.
Non esiste una ricetta unica, ma ogni famiglia ha la sua, o più d'una.
Personalmente ne ho almeno 3, dal risultato garantito, ma quella che preferisco è quella che vi propongo. Il risultato che si ottiene è un bocconotto morbido ma che non si sbriciola (uso uova intere invece che soli tuorli), che rimane perfetto anche dopo giorni.

INGREDIENTI (dose per circa 30 bocconotti)

6 uova intere
300 gr di zucchero
250 gr di burro
50 gr di strutto
buccia di 1 limone grattata
2 bustine di lievito per dolci
circa 1 Kg di farina 00 (io mi regolo ad occhio, la consistenza deve essere compatta ma morbida)


PROCEDIMENTO

Preparare la pasta frolla e farla riposare in frigorifero per 1 ora.
Imburrare gli stampini d'alluminio (oppure i pirottini di carta) e rivestirli con un disco di impasto. Riepirli di marmellata e chiudere con un altro disco d'impasto chiudendo bene i bordi per evitare la fuoriuscita di ripieno durante la cottura.
Infornare a 180° in forno preriscaldato, finchè i bocconotti saranno ben dorati.


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Premi ricevuti e assegnati

>> lunedì 11 agosto 2008

La dolce Ondina mi ha insignito di ben due premi...i primi per me! Non vi nascondo che non me l'aspettavo, sono stati una vera sorpresa. E soprattutto per la motivazione, il secondo, conferito a più persone, mi ha emozionata.


Ringrazio infinitamente Ondina per avermi pensata! Ora arriva la parte difficile...chi premiare?
Iniziamo dal primo che lei mi ha assegnato con questa motivazione:


- Roro perché i nostri blog sono nati quasi contemporaneamente (e perché è una ragazza deliziosa e mia conterranea per metà)





Il regolamento cita:"Il Premio brillante Webmws-award 2008 è dedicato a siti e blog che risaltano per la loro brillantezza sia nei temi sia nel design, e con lo scopo di promuovere tra tutti ancora una volta le bloglive nel mondo."


Le regole sono:
-Al ricevimento del premio, occorre scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi lo ha regalato mostrando il link del suo bloglive;
-Scegliere 7 blog che si crede siano brillanti esibendo il loro nome e il loro link;
-Avvisare chi ha ottenuto il premio.

Io lo assegno a delle persone davvero speciali. I loro blog si contraddistinguono tutti per impeccabilità, originalità e quel tocco in più che fa la differenza.

- GràGrà: il suo angolino virtuale è un vero capolavoro che parla di lei, ma anche di tutto quello che la circonda con stile ed originalità, e sempre fedele alla sua personalità( e poi adoro il suo modo di "raccontare e raccontarsi" );

- Precisina: anche se l'ha già ricevuto da Ondina, vorrei sottolineare il suo modo d'essere brillante, simpatica, mai scontata in ciò che pubblica;

- Marialetizia: la tecnica certosina e l'infinita pazienza nella realizzazione delle sue sculture sono veramente invidiabili...un'arte;

- Irene: il suo blog, con i costanti miglioramenti e aggiornamenti, è diventato per me un punto di riferimento prezioso dal quale carpire preziosi spunti;

- Roby: le sue ricettine originalissime ed interessanti, stuzzicano la fantasia ed il palato;

- Ara e Coco: nelle loro ricette trapela la loro (e mia) tradizione culinaria calabrese, e cosentina in particolare, facendomi ri-scoprire sapori sconosciuti o dimenticati.


Il secondo premio, ricevuto anche da Morettina per la partecipazione alla raccolta RICETTE IN UN BICCHIERE, è


Ondina facendo riferimento anche a quello precedente me l'ha assegnato con questa motivazione: "Dato che le motivazioni con cui ho attribuito questo premio sono legate al mio rapporto umano con queste persone, almeno quanto lo sono alla veste dei loro blog, credo che tutte meritino il secondo premio ricevuto oggi".

Il regolamento del premio stabilisce: “Questo premio è da consegnare a circa sette persone che siano generose, spontanee, amici di amici, e mettere il link dei loro blog: sembra un compito facile, il difficile è mantenere accesa la Luce Interiore, coltivarla giorno per giorni, senza farla spegnere…".

Io lo assegno a Elisa, Perlina, Blunotte, Arietta, Morettina, Annamaria e Giulia per l'affetto e simpatia che ci lega e per il fatto di condividere (o aver condiviso) con loro l'esperienza del forum cucina di Alf, dal quale ho imparato e continuo ad imparare, e mia prima fonte di passione culinaria.

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La ciambotta

>> giovedì 7 agosto 2008




A casa mia non è estate se non si mangia la ciambotta. Saranno le verdure di stagione, belle, fresche e profumate; saranno i colori accesi e caldi; sarà che mangiata fredda è ancora più buona che mangiata calda (per cui si può tranquillamente preparare in precedenza e riporla in frigorifero); sarà che, almeno da me, più che un contorno è un secondo; sarà che accontenta il gusto di tutti.


In effetti lo trovo un piatto davvero versatile ed unico nel suo genere. La presenza di sole verdure fa si che lo si catalogherebbe tra i contorni, ma, servito freddo di frigo con tanto basilico, è fresco come un'insalata. Lasciandolo, invece, più brodoso aggiungendo acqua in cottura, tagliando le verdure in tocchetti piuttosto piccoli e servito caldo con dei crostoni abbrustoliti, risulta più simile ad una zuppa.


Ogni famiglia ha la sua ricetta. La presenza o meno di cipolla, di aglio, di basilico. L'aggiunta di pancetta, o di pomodorini freschi. Sta di fatto che, più verdure e odori si utilizzano, più buona sarà la ciambotta.


L'accostamento ideale è con la cosiddetta pitta (pane particolare, morbidissimo a forma di ciambella), oppure all'interno del pane o delle pagnotte: si taglia e si scava un pane a formare un contenitore, e si riempie l'incavo con la ciambotta. Si lascia quindi insaporire il più a lungo possibile.


Questa versione della ciambotta deriva dalla tradizione contadina, e dal metodo di trasporto che utilizzavano le mogli dei braccianti, le quali a mezzogiorno si recavano in campagna per portare il pranzo ai loro mariti.


In realtà la ciambotta è un piatto povero della tradizione contadina. La presenza di più varietà di ortaggi, con la prevalenza di patate, suggerisce la mancanza di quantitativi maggiori della stessa verdura, e l'abbondanza invece della patata, il tubero economico per eccellenza.


Ma passiamo alla ricetta (non ci sono dosi precise, per cui non indicherò quantitativi)


Ingredienti:


Patate della Sila

Melanzane

Zucchine

Peperoni gialli

Peperoni rossi

Pomodorini freschi

Cipolla Rossa di Tropea

Basilico

Olio extra vergine d'oliva

Lavare le verdure e tagliarle a dadolini di dimensione uniforme. Salarle.

In una padella dai bordi alti fare riscaldare l'olio d'oliva ed immergervi la dadolata di verdure (eccetto i pomodori, la cipolla ed il basilico) e fare cuocere, coprendo con il coperchio, rigirando di tanto in tanto.

Quasi a fine cottura aggiungere le verdure e gli odori lasciati da parte.

Ultimare la cottura finchè la ciambotta sarà cotta.






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Crema pasticcera al limone nel bicchiere

>> martedì 5 agosto 2008

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, si è ritrovato con gli avanzi di una preparazione o un ingrediente da consumare a breve ed ha provveduto ad un sapiente e gustoso riciclo, o meglio riutilizzo innovativo. La pasta frolla della crostata modellata in succulenti biscottini per l'inzuppo nel cappuccino, il petto di pollo arrosto (per via della dieta) trasformato in una fresca insalata, la ricotta reclamante attenzioni in frigorifero appallottolata in polpettine.


L'elenco potrebbe essere interminabile ed altrettanto interessante per quella lampadina che s'accende al momento giusto (Eureka!!) e quel tocco di fantasia che fa la differenza.


Il riciclare gli ingredienti è un'arte e saperlo fare con gusto è difficile almeno quanto ri-girare a qualcuno l'ennesimo regalo non gradito ricevuto a Natale!


Ed è di recente creazione la raccolta RiciClo-RicEtta di Gustosa...mente, proprio per aiutare in questa impresa.


Beh...ricorderete certamente le torte alla frutta pubblicate nel mio primo post. Bene! Sono state l'occasione per utilizzare fino all'ultima cucchiaiata la crema pasticcera, il succo d'ananas, il Pan di Spagna...E siccome il caso ha voluto che realizzassi la riciclo-ricetta in 3 bicchieri, colgo l'occasione per dare il mio contributo all'iniziativa di Morettina, "RICETTE IN UN BICCHIERE".












Ingredienti:


Crema pasticcera al limone

Briciole di Pan di Spagna (qui le rispettive ricette)

Succo d'ananas

Frollini alla panna


Sbriciolare in ogni bicchiere 2 frollini, inzupparli con del succo d'ananas, cospargerli di briciole di Pan di Spagna e versare un primo strato di crema. Continuare alternando frollini imbevuti di succo, briciole di PdS e crema fino a riempire i bicchieri.



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