
Ci sono delle cose nella vita che hanno il potere di rassicurare, calmare, confortare, consolare. Rievocano situazioni familiari, atmosfere di casa e visi amati, il tepore di un caminetto nelle giornate piovose o la gioiosa convivialità intorno alla tavola della domenica a pranzo.
Le polpette di carne rientrano a pieno in questa descrizione.
Che le si mangi a casa propria o in casa d'altri, in ristorante o in agriturismo, servite con il sugo e il pane abbrustolito o in un antipasto con salumi e verdure sott'olio...le polpette sono sempre le polpette e rimane immutata la "sacralità" racchiusa in queste saporite palline.
Ogni famiglia ha la sua ricetta, l'ingrediente segreto che le rende uniche e inimitabili. La particolarità di questa che vi propongo, della quale devo ringraziare la mia nonna, è il mix di macinato di maiale e salsiccia fresca sbriciolata.
A dire il vero la mia nonna a volte usa anche un altro salame tipico della Presila cosentina, la Nnuglia o Nduglia preparata con le carni di scarto della salsiccia e della soppressata e insaccata nelle interiora più larghe del maiale (da non confondere con la N'duja originaria di Spilinga, nel vibonese). La Nnuglia è una tipologia di salame che si conserva, dopo una brevissima stagionatura, dopo averla bollita; mia mamma la congela ancora fresca e la cuoce solo al momento di consumarla. In ogni caso non si stagiona mai come si fa invece con la salsiccia o la soppressata. Nei prossimi giorni vi parlerò di questo salame che molti, i più schizzinosi, descrivono di terza categoria ma che al contrario è molto saporito.
Nelle famiglie come la mia, nelle quali si prepara ancora la salsiccia e gli altri insaccati (una egregia dimostrazione l'abbiamo vista sul blog Dolci e non solo) i mesi di gennaio e febbraio sono il periodo ideale per gustare questo prodotto ancora fresco o poco stagionato.
E - detto tra noi - la salsiccia è proprio una di quelle pietanze che, come le polpette, mi fanno sentire il profumo, il sapore di casa mia e delle mie origini.
Ma passiamo alla ricetta. Come al solito per i piatti salati, raramente peso e misuro gli ingredienti. Vi indicherò quindi delle quantità approssimative. Siete sicuramente più bravi/e di me a regolarvi secondo il vostro occhio e i vostri gusti.
Ingredienti:
Per le polpette:
300 g. di macinato di maiale ( o se preferite vitello)
300 g. di salsiccia fresca sbriciolata
2 uova intere
2 fette di pane raffermo e spugnato in acqua
3-4 cucchiai di parmiggiano grattugiato (o pecorino crotonese)
1 spicchio d'aglio tritato finissimo
sale e pepe q.b.
Per il sugo di pomodoro:
polpa di pomodoro
1/2 bicchiere di vino rosso
cipolla
sale e pepe q.b.
olio extra vergine d'oliva
Impastare tutti gli ingredienti e formare le polpette. In una pentola soffriggere la cipolla nell'olio d'oliva finchè è ben dorata; aggiungere le polpette e farle rosolare appena (non friggerle ma soltanto rosolarle; rimarranno morbide e succose all'interno). Bagnarle con il vino e quando questo è evaporato aggiungere la polpa di pomodoro; salare e pepare a piacere e cuocere le polpette a fuoco bassissimo per almeno 1 ora e mezza.
Servirle con delle penne lessate oppure a parte come secondo.
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